‘La connessione è un diritto umano”, aveva detto il fondatore di Facebook, capofila insieme ad altri giganti hi tech di solito in competizione fra loro come Nokia, Qualcomm e Samsung. Ripetendolo nei mesi successivi a ogni occasione utile. Adesso, in piena estate, finalmente il primo passo concreto: la connessione dati gratuita in Zambia, il Paese dell’Africa centro-meridionale stretto fra gli altri fra Angola, Mozambico, Tanzania, Congo e Zimbabwe. È da lì, da un’area poverissima in cui l’aspettativa di vita media non supera i 40 anni e dove il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, che il folletto della Silicon Valley vuol dare il calcio d’inizio alla sua strategia per abbattere il digital divide fra ricchi e poveri. Quali sono questi servizi? Spaziano fondamentalmente fra salute (Mama, Zambia uReport per l’Aids, piaga del Paese), impiego (Go Zambia Jobs), informazioni sui servizi locali. Ovviamente, e questo è uno dei punti che hanno sollevato diverse polemiche nei mesi scorsi, c’è anche Facebook, il social network di Menlo Park, insieme alla sua versione per comunicare via chat, Messenger. Non mancano poi le previsioni del tempo di AccuWeather, le ricerche di Google Search e l’enciclopedia libera Wikipedia. In totale, 13 sezioni accessibili gratuitamente a tutti gli abitanti del Paese africano con un cellulare servito dall’operatore Airtel, a cui sono abbonati circa 5 milioni di persone.