Editoria

Zuckerberg mostra i muscoli a Ue: “Pronti a ritirarci dall’Europa”

Mark Zuckerberg mostra i muscoli e “minaccia” l’Ue: se i dati degli europei non potranno essere immagazzinati e processati nei suoi server, spegnerà Facebook e Instagram. Il vecchio Continente rischia di trovarsi senza social, almeno senza due tra i principali network utilizzati in Europa. Ma è un trucco, se dovesse scegliere di oscurare Facebook, a differenza di quanto alcuni, troppi, influencer tentano di far passare, non finirà il mondo. Il mercato  si sposterà altrove e a perderci sarà soltanto Zuckerberg.

La questione è giudiziaria e, per gli sviluppi, politica. L’Unione Europea deve dimostrare di non tremare di fronte alle minacce di un tycoon della new economy. Che, in questo momento, è tutt’altro che forte. Facebook, infatti, ha perduto milioni di utenti online e, in borsa, oltre 200 miliardi di capitalizzazione. Non è un momento di gran forma per Zuckerberg e la scomposta reazione alla Ue pare dimostrarlo. I problemi per la galassia Meta sono iniziati proprio a causa delle limitazioni sui dati che sono arrivati da Apple.

L’annuncio è contenuto all’interno del report annuale presentato dai vertici Meta alla Sec. Più che destabilizzare le istituzioni europee, l’ipotesi di un addio all’Europa ha creato più problemi alle filiazioni locali della galassia Facebook che alla Ue. Infatti, come riporta l’Ansa, il portavoce della commissione Ue Eric Mamer ha puntualizzato. “Una cosa deve essere assolutamente chiara: l’Ue stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei nostri valori, degli interessi dei consumatori e dei cittadini”. Nessun passo indietro, nessun timore, dunque.

Per Meta. “Le aziende fondamentalmente hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti ed Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, mano mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee”. Un modo edulcorato per tentare di fare pressioni. “Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa. Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi si basa sul trasferimento di dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale”.

Luca Esposito

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