Un editoriale, per quanto “brillante” è “lontano” e “non corrisponde allo spirito ed alle modalità del servizio pubblico” ponendosi “al di fuori o al di sopra del pluralismo cui è tenuta una testata”. Così il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, sul “caso Minzolini”.
“L’editoriale, per brillante che sia, non è nella tradizione dei telegiornali – esordisce Zavoli -. Non credo che si negherebbe la libertà di espressione evitando che, magari per un fenomeno imitativo, tutti i Tg si mettessero a sfornare una forma di giornalismo che, isolandosi dal contesto – o elevandosi su di esso – costituisse un ‘fondo’ strettamente politico al di fuori – o al di sopra – del pluralismo cui è tenuta una testata, rispettosa dei principi della completezza e della contestualità”.
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…