Categories: TLC-ICT

Yahoo: se ne va il numero due de Castro. Voci su scontro con Mayer

Nell’ultimo anno Yahoo ha effettuato una serie di assunzioni ma ieri il gruppo Internet ha perso uno dei manager chiave più vicini al numero uno Marissa Mayer. Come emerso da un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission, la Consob americana, il direttore operativo Henrique de Castro ha lasciato la società. Si tratta di colui che nell’ottobre del 2012 era stato ingaggiato dalla stessa Mayer con uno stipendio da almeno 60 milioni di dollari versabili nell’arco di quattro anni. De Castro ha lavorato nel produttore di pc Dell e nella società di consulenza McKinsey prima di unirsi nel 2006 al team di Google, dove è stato vicepresidente della divisione “partner business solutions”.
Yahoo ha detto che de Castro riceverà la sua buonauscita ma non ha spiegato il motivo del suo addio. Il gruppo non ha ancora scelto un sostituto. Lo scorso settembre ha strappato ad Aol Ned Brody, chiamato a guidare le attività pubblicitarie nelle Americhe. Ma Brody riportava direttamente a de Castro. Che ora ha sbattuto la porta.
A voler guardare i conti, il valore delle azioni Yahoo è più che raddoppiato nell’ultimo anno ma il gruppo sta faticando non poco a crescere sul fronte degli introiti da pubblicità. Per capirci: nel terzo trimestre le vendite sono scese del 5% a 1,1 miliardi di dollari e l’utile operativo è calato di quasi due quinti a 93 milioni di dollari. A peggiorare le cose ci si è messo il calo in Borsa, dove i titoli di Sunnydale hanno perso l’1,10%. Inutile dire che a pesare negativamente, in tal senso, è stata proprio l’uscita a sorpresa del chief operating officer.
Insomma: l’uscita di Henrique De Castro, uno dei manager più pagati della Silicon Valley mostra le difficoltà di Mayer nel rilanciare la raccolta pubblicitaria a Yahoo, che continua a perdere terreno nei confronti di Facebook e Google. Secondo indiscrezioni, De Castro e Mayer si scontravano spesso: ”Ci sono state tensioni dopo i primi mesi. De Castro non è riuscito a portare la crescita pubblicitaria che ci si attendeva da lui” affermano alcune fonti al Wall Street Journal.
Yahoo ha ottenuto nel 2013 solo il 5,8% dei ricavi dalla pubblicità digitale, in calo rispetto al 6,8% del 2012.

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

8 ore ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

2 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

3 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

3 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

4 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

4 giorni ago