Yahoo ha detto che de Castro riceverà la sua buonauscita ma non ha spiegato il motivo del suo addio. Il gruppo non ha ancora scelto un sostituto. Lo scorso settembre ha strappato ad Aol Ned Brody, chiamato a guidare le attività pubblicitarie nelle Americhe. Ma Brody riportava direttamente a de Castro. Che ora ha sbattuto la porta.
A voler guardare i conti, il valore delle azioni Yahoo è più che raddoppiato nell’ultimo anno ma il gruppo sta faticando non poco a crescere sul fronte degli introiti da pubblicità. Per capirci: nel terzo trimestre le vendite sono scese del 5% a 1,1 miliardi di dollari e l’utile operativo è calato di quasi due quinti a 93 milioni di dollari. A peggiorare le cose ci si è messo il calo in Borsa, dove i titoli di Sunnydale hanno perso l’1,10%. Inutile dire che a pesare negativamente, in tal senso, è stata proprio l’uscita a sorpresa del chief operating officer.
Insomma: l’uscita di Henrique De Castro, uno dei manager più pagati della Silicon Valley mostra le difficoltà di Mayer nel rilanciare la raccolta pubblicitaria a Yahoo, che continua a perdere terreno nei confronti di Facebook e Google. Secondo indiscrezioni, De Castro e Mayer si scontravano spesso: ”Ci sono state tensioni dopo i primi mesi. De Castro non è riuscito a portare la crescita pubblicitaria che ci si attendeva da lui” affermano alcune fonti al Wall Street Journal.
Yahoo ha ottenuto nel 2013 solo il 5,8% dei ricavi dalla pubblicità digitale, in calo rispetto al 6,8% del 2012.
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