Wind e Tre, due colossi italiani delle telecomunicazioni starebbero in queste ore trattando per valutare di condurre in porto quella che sarebbe a tutti gli effetti una fusione di portata storica nel settore. Come detto i colossi sono italiani ma la gestione, purtroppo, è ben più lontana e per questo la trattativa viene condotta in Cina. La Tre è controllata dal gruppo Hutchison Whampoa, gestito dal miliardario di Hong Kong Li Ka-Shing, mentre la Wind è in mano ai russi di Vimpelcom. L’ipotesi di fusione era già stata avanzata sei mesi fa, ma la trattativa aveva poi subito un brusco stop per motivi a noi mai chiariti. Vimpelcom ha affidato alla banca d’affare Morgan Stanley l’incarico gravoso di consigliere nella fusione mentre per Hutchison Whampoa il dossier sarà seguito da Goldman Sachs. Dei negoziati farà parte anche Mediobanca, che rivestirebbe comunque un ruolo nella nuova nascente società riunificata. Al momento nessuna azienda coinvolta ha voluto rilasciare dichiarazioni ma, secondo indiscrezioni, a sbloccare la situazione rispetto allo stop imposto nel dicembre scorso, sarebbe stato il via libera della scorsa settimana a Hutchison per l’acquisto dell’irlandese O2 da Telefonica per un miliardo di dollari, necessari per rifinanziare parzialmente il debito di Wind. (ANSA)