La libertà dell’informazione sulle piattaforme internet sta diventando un problema sempre più difficile da gestire, perché, come più volte abbiamo sottolineato, non sono ben delineati i confini giuridici. Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici e l’assessore comunale, Graziano Cioni, hanno dato mandato di querelare per diffamazione e calunnia la nota enciclopedia online Wikipedia. Tutto nasce dal fatto che alla voce “Leonardo Domenici” si imputano al primo cittadino e alla sua giunta alcuni provvedimenti e decisioni che, come si legge in una nota, “hanno suscitato critiche da parte della cittadinanza”, con riferimento, in particolare all’affidamento dei parcheggi cittadini alla società “Firenze parcheggi” del cui cda fanno parte le mogli di Domenici e dell’assessore Cioni. Una calunnia che era già circolata in passato. Nel 2004 la procura di Firenze aveva aperto un’inchiesta conclusasi con una condanna e un rinvio a giudizio. Allo stato attuale, però, la descrizione diffamatoria non è stata modificata, di qui la decisione di procedere con la querela. Non è la prima volta che Wikipedia è oggetto di denunce. A dicembre scorso era apparsa la notizia secondo cui un politico di sinistra tedesco Katina Schubert, aveva denunciato l’enciclopedia per avere promosso l’uso di simboli nazisti vietati in Germania, soprattutto in un articolo sulla Gioventù hitleriana. Ma come è noto Wikipedia non effettua un controllo preventivo su quanto viene immesso: similmente a molti altri progetti collaborativi e portali di sharing, delega in modo trasparente alla comunità dei suoi contributori il lavoro di modifica e rimozione, o blocco temporaneo, delle voci controverse o di quei testi che possano essere considerati inesatti, inadatti o, appunto, calunniosi e diffamanti. Il tutto si risolverà, dunque, probabilmente, con il fornire alla magistratura l’IP di chi ha pubblicato quelle righe che permetterà di individuare l’autore di quei testi per portarlo così dinanzi alle sue responsabilità legali.
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