Web Signage. E l’edicola diventa “parlante”

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caneIn pratica si tratta di un software che, installato sui moderni schermi pubblicitari o informativi, è in grado di renderli sempre più ‘intelligenti’, capaci di cambiare l’offerta pubblicitaria a seconda di chi hanno di fronte. Attraverso un sistema di sensori biometrici, infatti, gli scaffali e le edicole 2.0 percepiranno automaticamente il profilo di chi li sta guardando: sesso, età, area geografica, gusti personali. Il tutto nel rispetto dell’anonimato e della privacy. Nessun inserimento dati ma puro sviluppo tecnologico. La piattaforma, infatti, permette di archiviare tutte le informazioni provenienti dai sensori, rendendole consultabili e trasferibili su grafici e report. Rispondendo alle tipiche domande che assillano gli edicolanti: Chi sono i miei acquirenti?, Quale comunicazione nel punto vendita è più efficace per valorizzare la mia offerta di prodotto?, Quante persone, con quale profilo demografico e per quanto tempo sono state di fronte al mio espositore?, Quale è il tasso di conversione in vendita?.
Sembra l’ennesimo scherzo di carnevale per i giornalai. E’ vero che la piattaforma è sviluppata per molteplici punti vendita ma non riesco a capire l’utilità per gli edicolanti. Magari, giustamente, a qualcuno di loro, leggendo questo articolo, gli gireranno molto le scatole. Sarebbe meglio parlare di problemi reali della categoria, e non di quelli virtuali..

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