“La censura e il bavaglio della Rete sono come un effetto speciale nei giochi di magia: scompaiono da una parte e ricompaiono dall’altra. Sembrava frenata l’ansia repressiva del ddl sulle intercettazioni al Senato proprio in merito al tema della Rete, ma all’improvviso eccola rispuntare alla Camera sotto specie di ddl Pecorella/Costa: per l’equiparazione della disciplina sulla stampa ai ‘siti Internet aventi natura editoriale’. Cioè tutti”.
Lo denunciano il senatore Vincenzo Vita e il deputato Giuseppe Giuletti. “E’ noto, invece -spiega Vita- che proprio la diversa natura della Rete rispetto ai media tradizionali, richiede anche al diritto di aggiornare le sue forme di intervento. Siamo alle solite. Gran parte del sistema politico non conosce e non si occupa della Rete, ma vuole censurarla preventivamente, perché è un po’ difficile controllarla e non ha programmi diretti da Bruno Vespa”. “Anche la libertà di Rete e in Rete -conclude- sarà argomento della grande manifestazione nazionale, organizzata dalla Fnsi per il prossimo 3 ottobre a Piazza del Popolo a Roma. Certamente il popolo della rete si mobiliterà”.
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