Le truffe online continuano a mietere vittime in tutto il mondo crescendo in modo esponenziale anche in Italia dove basta ricordare italia-programmi.net, il famoso sito che da diversi anni finge di permette di scaricare software in maniera gratuita per poi inviare agli utenti una lettera di pagamento e conseguenti minacce legali se non si adempie alle richieste.
Tutto ovviamente basato su una truffa, che, come abbiamo detto più e più volte, non deve neppure essere considerata e le relative lettere devo essere strappate dagli utenti dopo ovviamente una denuncia almeno all’Aduc.
La Polizia Postale ne ha già al corrente così come la Guardia di Finanza e persino l’Antitrust che ha multato il sito e la società che vi sta dietro per oltre un milione di euro, ma inspiegabilmente la truffa continua e il website non si riesce ad oscurare.
Ma continuano anche le truffe finanziarie basate direttamente sulla sottrazione di denaro da carte di credito e conti correnti online. Difficilmente se ne parla, sui mass media più importanti in quanto sono, ovviamente, casi che danno molto fastiedio alla banche e alle società di credito sempre più impegnate a convincere gli italiani, da sempre reticenti, ad abbandonare lpuso del contante per le transazioni elettroniche.
Inutili, è bene sottolinearlo, lanciare esagerati allarmismi, in quanto ogni giorno vengono effettuati milioni di operazioni bancarie e pagamenti con carte di credito in tutto il mondo, senza nessun problema, ma sarebbe doveroso, comunque, raccontare anche le truffe che avvengono per “educare” gli utenti, soprattutto ci compie i primi passi sulla Rete, a tenere il pc sempre controllato da eventuali virus con la massima attenzione a cosa si scarica sia via browser che come allegati in email.
( e spesso basta un semplice software antivirus anche gratuito per evitare anche la più grave delle truffe ).
E’ notizia di venerdì, ma passata almeno per il momento completamente sottotono, di una nuova truffa che avrebbe rubato denaro per migliaia di euro ( non se conosce ancora l’ammontare esatto ) colpendo numerosi conti correnti online e carte Bancoposta.
La denuncia è arrivata direttamente dal Gat (Nucleo speciale frodi telematiche) della Guardia di Finanza annunciata in una conferenza stampa da Nicola Maiorano e Nello Rossi della Procura di Roma che stanno coordinando le indagini.
Un trojan, un piccolo software chiamato, appunto, cavallo di Troia, scoperto e confermato da una nota società di sicurezza russa specializzata nella sicurezza informatica 8 farebe parte dalla famiglia dei cosidetti Carberp ), sarebbe stato caricato e installato ( con modalità anchora da definire via email o via browser ) nei computer di migliaia di ignari utenti italiani.
Una volta presente nel pc, il software si attiverebbe, quando l’utente fa un bonifico bancario online o una altra operazione di pagamento sempre dal proprio conto corrente o tramite una carta BancoPosta riuscendo a modificare il beneficiario del bonifico e la somma da pagare dopo che l’operazione è stata compiuta.
In pratica, il programma maligno, entra in gioco quando il bonifico è stato fatto e il correntista o l’utilizatore della carta Bancoposta ha finito la sua operazione e chiude la relativa schermata. E’ solo a quel punto, infatti, che il trojan si attiva e cambia il beneficiario e la somma facendola diventare intorno ai 500 euro.
Un trojan davvero pericoloso, dunque, che rende inutile qualsiasi password, pin, richiesta di conferma via sms del pagamento perchè capace di subentrare dopo che tutte le operazioni di sicurezza sono state effettuate.
Al momento non è ancora chiaro quali conti correnti abbia colpito il nuovo virus. Alcune fonti parlano solo dei conti correnti e della carte Bancoposta, altri invece parlano di conti correnti online anche di altre banche ( senza, però fare i nomi degli istituti ) e del servizio di carte ricaricabili Bancoposta.
La Guardia di Finanza al momento, oltre ad indagare per cercare di bloccare i colpevoli e lavorare con le banche colpite per incrementare le misure di sicurezza, sta cercando anche di ricostruire una mappa dell’accadduto per cercare did elineare l’effettivo danno arrecato finora da questa nuova truffa informatica.
Per chi ne fosse stato colpito, è necessario urgentemente effetturare una denuncia alla Polizia Postale o alla Guadia di Finanza, ricordando che in molteplici casi, le banche sono tenute al risarcimento del denaro sottratto come è già accaduto decine se non migliaia di altre volte in Italia.