Violato lo sciopero a Repubblica, Cdr infuriato: “Giù la maschera”

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A Repubblica è successo il patatrac: coi giornalisti in sciopero, sul sito del quotidiano va in onda l’evento Ital Tech Week, l’appuntamento fortemente voluto da Exor e dagli Elkann, causa delle agitazioni e dello sciopero a largo Fochetti. La trasmissione dell’evento, con il sito ufficialmente fermo per sciopero, ha fatto scattare la protesta del comitato di redazione che, in una nota, bolla l’accaduto come “un comportamento gravissimo estraneo alla cultura del nostro giornale” che fa “gettare la maschera una volta per tutte ad azienda e direzione”. Il cdr di Repubblica ha fatto sapere di aver “allertato le associazioni di categoria affinché valutino l’apertura di un procedimento antisindacale”. Le organizzazioni hanno subito risposto all’appello. A cominciare dalla Federazione nazionale della stampa italiana la cui segretaria generale Alessandra Costante si schiera senza se e senza ma dalla parte dei colleghi giornalisti del cdr e più in generale di Repubblica: “La Fnsi è al fianco dei colleghi di Repubblica. La commistione tra pubblicità e informazione fa perdere fiducia nell’informazione creando un danno economico maggiore degli introiti derivanti da eventuali contratti pubblicitari borderline”. Accorre in soccorso del comitato di redazione anche Stampa Romana che accusa: “È gravissimo il comportamento dell’editore che, di fronte a una protesta della redazione che chiede il pieno rispetto delle norme deontologiche contro le ingerenze nel lavoro dei giornalisti da parte della proprietà e di altri soggetti privati in occasione dell’evento Italian Tech Week, sceglie di trasmettere lo stesso evento sul sito del quotidiano, aggirando lo sciopero in corso. La decisione di azienda e direzione contraddice la storia, l’identità, i valori che ispirarono la fondazione di Repubblica in cui si riconoscono non solo la redazione, ma anche i lettori del quotidiano”.

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