È giusto cercare un modo per “trovare fondi ulteriori” da destinare alle emittenti locali, lo ha dichiarato Roberto Viola, segretario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel corso di un’intervista rilasciata al “Corriere delle Comunicazioni. “L’asta per le frequenze Lte – ha affermato Viola – è la più grande che ci sia mai stata nel nostro paese. Sul mercato verranno collocati 300 Mhz di frequenze, contro i 150 Mhz scarsi dell’asta per l’Umts, e in confronto ai 5-7 Mhz con i quali i nostri operatori mobili hanno iniziato a realizzare il Gsm. Sulla base delle regole poste in consultazione, non è escluso che dall’asta lo Stato possa incassare più di 2,4 miliardi di euro messi a consuntivo nella legge di stabilità”.
“Nel testo della consultazione che abbiamo avviato – ha concluso il segretario – è fissata una base minima d’asta, compresa in una forchetta fra 2,1 e 2,9 miliardi di euro. Abbiamo quindi ipotizzato che, a certe condizioni, il governo potrebbe incassare di più rispetto ai 2,4 miliardi di euro posti quali obiettivo dalla legge di stabilità”.
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