Il leader del Pd, Walter Veltroni ha assicurato che Villari, eletto presidente della Commissione per la Vigilanza sulla Rai coi voti del centrodestra, si dimetterà entro oggi e aggiunge che quello a cui stiamo assistendo è “il tentativo del Pdl di mettere ulteriormente le mani sulla Rai e il servizio pubblico di questo Paese”.
“D’altra parte – ha osservato Veltroni – Berlusconi ha cominciato a lamentarsi di alcune trasmissioni televisive perché qualsiasi voce in dissenso è considerata un’assurdità. Invece, come mostrano i sondaggi, il dissenso aumenta e dovrà abituarsi”. D’altra parte – ha aggiunto il leader del Pd – per eleggere il nuovo presidente della Rai “servono i tre terzi” ed evidentemente, vista la rottura di una prassi consolidata di “bon ton” istituzionale, che vuole il presidente della Vigilanza indicato dalle opposizioni, non l’avrà facilmente.
Ma se il senatore Riccardo Villari, si dimetterà, come annunciato, nella commissione di garanzia si ripartirà da zero. E’ ipotizzabile una nuova tornata di convocazioni della commissione a Palazzo San Macuto da parte dei presidenti delle Camere, con identico ordine del giorno da cinque mesi: elezione del presidente, dei vicepresidenti e dei segretari.
Formalmente, il presidente dimissionario non è tenuto a comunicare la decisione ai commissari ma solo ai presidenti delle Camere, i quali procederanno a una nuova convocazione della commissione che sarà presieduta ancora da un presidente “facente funzione”.
Fabiana Cammarano
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