I membri del Pdl, disertata la riunione di stamane, finita perciò con una nuova fumata nera, hanno dichiarato ripetutamente ieri di non voler più votare un candidato che, seppure espresso come prassi dalle opposizioni, è esponente di un partito, Italia dei valori, che “sobilla la folla”, riferendosi alla manifestazione di piazza Navona contro il governo.
Ma Leoluca Orlando resta il candidato delle opposizioni alla presidenza della Vigilanza della Rai. Lo conferma ai giornalisti a Montecitorio lo stesso Orlando che sottolinea come, “pur continuando a non voler commentare ciò che da un mese e mezzo impedisce la costituzione della commissione, ritengo doveroso riconoscere la ferma lealtà con la quale le opposizioni hanno confermato il sostegno alla mia candidatura”. “Nell’apprezzarne la coerenza – ha proseguito Orlando – sottolineo come la mia candidatura testimoni la volontà di tener fede a un principio istituzionale consolidato: la scelta del nome per la presidenza delle commissioni di garanzia spetta alle opposizioni, che vedono così riconosciuto il loro ruolo”. Quanto all’opportunità di restare candidato dopo gli insulti alle istituzioni durante la manifestazione, Orlando sottolinea che “ognuno ha la propria storia” e “a nessuno è permesso di sindacare il modo in cui si fa opposizione”.
Fabiana Cammarano