In una dichiarazione pubblicata sul sito dei Radicali, Marco Pannella si scaglia contro il tentativo “fortemente eversivo” del Partito Democratico “di costringere il Presidente Villari a non compiere gli atti perentoriamente dovuti, obblighi di rilevanza costituzionale e a dimettersi, facendo ripiombare così il Parlamento nella situazione di gravissima illegittimità, pubblicamente riconosciuta e denunciata da ogni parte, anche dalle massime autorità dello Stato”. Il comportamento del Pd, secondo Pannella, deve cessare anche perché atto a realizzare fattispecie penali dell’art. 289 del C. P. (attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali).
“Mentre ci riserviamo di giungere – continua la dichiarazione – a denunciare formalmente presso le competenti autorità quanto sopra, non posso, purtroppo, esimermi dal riprendere lo sciopero totale, della sete e della fame, che dichiarai di sospendere sol perché assicurazioni dei Presidenti delle Camere mi autorizzavano a sperare che l’alto monito pubblico del Presidente della Repubblica sarebbe stato ascoltato e rispettato. Il che, manifestamente, non è affatto assicurato se persino il Pd è ancora e di nuovo impegnato sconsideratamente e istericamente a cercare di riportare il Parlamento nella gravissima situazione di illegittimità e di aperta rivolta contro imperativi costituzionalmente rilevanti, con costi pericolosissimi per la residua immagine democratica del Regime italiano. La responsabilità istituzionale della maggioranza, finalmente esercitata dopo averla offesa o ferita per un semestre, viene oggi denunciata sol perché il malcostume partitocratico non aveva potuto soddisfacentemente realizzare i baratti consueti e caratterizzanti il Regime di monopartitismo sempre meno imperfetto, dominante ormai da oltre mezzo secolo la Repubblica”.
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