Il Parlamento non può ulteriormente ”sottrarsi” al suo dovere istituzionale di nominare il presidente della commissione di vigilanza e di eleggere il giudice costituzionale di nomina parlamentare giunto a 12 fumate nere. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una dichiarazione rilasciata dopo un colloquio telefonico con il leader radicale Marco Pannella, impegnato in uno sciopero della fame su questi problemi.
“Ho avuto un cordiale colloquio telefonico – ha detto Napolitano – con l’on. Marco Pannella, al quale ho fatto presente la preoccupazione e l’impegno con cui da tempo seguo queste vicende. Lo sanno bene i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Si tratta di obblighi a cui il Parlamento non può ulteriormente sottrarsi, in quanto toccano la funzionalità di importanti istituti di garanzia”.
“Le norme e le prassi vigenti -ha detto ancora il Presidente- prevedono per fondati motivi di equilibrio, a tutela del pluralismo e a presidio dello Stato di diritto, l’espressione di maggioranze qualificate e la realizzazione di ampie intese in Parlamento per perfezionare gli adempimenti di cui oggi si lamenta la violazione. Tali norme non hanno però impedito – in anni recenti, e segnatamente all’inizio della XV legislatura – il rispetto di scadenze e vacanze delicate. E’ indispensabile che su ogni pur comprensibile diversità di valutazioni politiche prevalga la consapevolezza dell’inderogabile dovere costituzionale da adempiere”.
Fabiana Cammarano