Il dl Sviluppo bis, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso giovedì 4 ottobre, decreta l’avanzata dell’e-government. Entro il 31 dicembre 2013, l’obbligo di dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (Pec), al quale dal 29 novembre 2011 erano soggette esclusivamente le società, ricadrà anche sulle ditte individuali.
Ulteriore aspetto trattato dal decreto è il domicilio digitale. La novità parte dal prossimo 1 gennaio e riguarda la possibilità per il cittadino di indicare come proprio domicilio un indirizzo Pec utilizzato dalle pubbliche amministrazioni come unico recapito per le comunicazioni.
Per ultimo, ma non da ultimo, il testo normativo ha previsto importanti novità anche in materia di giustizia telematica. Nei procedimenti civili, infatti, tutte le notifiche della cancelleria dovranno essere effettuate per via telematica. L’uso della Pec, inoltre, si estenderà anche alle comunicazioni relative alle varie fasi della procedura fallimentare.
L’obiettivo perseguito con l’avvio alla cosiddetta “agenda digitale” consiste nel taglio dei tempi burocratici e dei costi di gestione ai quali, ancora oggi, sono ancorati buona parte delle aziende e delle pubbliche amministrazioni che continuano ad avvalersi del cartaceo.
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