All’asta andranno frequenze che compongono tre reti televisive digitali terrestri nazionali con un diritto d’uso ventennale non trasferibile per i primi tre anni a comporre tre lotti:
– L1 con l’utilizzo dei canali 6 e 23 con una copertura nominale stimata di popolazione pari all’89,5%;
– L2 con l’utilizzo dei canali 7 e 11 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 91,1%;
– L3 con l’utilizzo dei canali 25 e 59 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 96,6%.
La base d’asta è pari a 29.300.759,42 euro, 29.824.571,88 euro, 31.625.177,20 euro rispettivamente per i tre lotti. Sussiste l’obbligo per gli aggiudicatari di raggiungere la copertura del 51% (purché comprendente il 10% della popolazione di ogni regione) entro 5 anni, in modo graduale.
Si apre la crisi a Il Piccolo di Alessandria, chiesti otto licenziamenti. La vicenda fa…
Si riunisce giovedì prossimo, 3 aprile, la Commissione vigilanza Rai. In prima convocazione alle 8,15…
Nell’imminenza dell’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, ricordiamo che sulla base dell’l’articolo 1, commi…
L’intelligenza artificiale stona e adesso fa tremare pure i musicisti. Le composizioni, a chiamarle così,…
Appare difficile immaginare due personaggi politici più distanti tra di loro rispetto a Romano Prodi…
Il governo sblocca i fondi a Dire, adesso la palla passa all’editore. L’annuncio del sottosegretario…