“Sulla questione dei diritti d’autore è necessario un confronto con Google. Una posizione conflittuale non porterebbe ad alcun risultato”: è quanto ha affermato il segretario dell’Unione stampa periodica italiana (Uspi), Francesco Saverio Vetere, a margine della seconda giornata formativa organizzata proprio in collaborazione con Google Italia, lo scorso 7 marzo. Dopo il primo appuntamento, svoltosi il 23 gennaio scorso sul tema degli interventi sugli stati di crisi, l’Uspi questa volta ha spostato l’attenzione sulle opportunità di crescita delle imprese editoriali sul web.
“Noi dell’Uspi vediamo nelle giornate di formazione, organizzate in partnership con Google, un momento di crescita per la categoria – ha affermato Vetere -. Quindi ci poniamo in maniera non conflittuale nei confronti della società di Mountain View. Da parte sua abbiamo riscontrato una grande disponibilità a collaborare con i piccoli e medi editori”. “La Fieg e i grandi editori – continua Vetere – non hanno torto ad aprire una questione di diritti d’autore, ma è necessario ragionare per categorie e, soprattutto, tenere in considerazione la modifica delle condizioni nel mercato dell’editoria. Mi spiego: oggi i fenomeni di sviluppo della comunicazione non sono racchiudibili in vecchi schemi. Anche le dinamiche politiche, emerse alle recenti elezioni, stanno affrontando questi cambiamenti. Le esigenze di piccoli e medi editori sono diverse rispetto ai grandi gruppi. Noi abbiamo un bisogno di visibilità maggiore. Ne va della sopravvivenza delle stesse imprese”. L’Unione stampa periodica italiana si chiede semplicemente: “è possibile che il miglioramento dei rapporti con Google rappresenti una via di sviluppo per la piccola e media editoria? Perché alzare un muro e non confrontarsi con Google, cercando di fornire una risposta a questo interrogativo?”.
Una domanda che rimbalza alla Fieg ed al suo presidente Giulio Anselmi, che di recente ha auspicato l’apertura di un tavolo di trattativa con Google, alla luce dell’accordo siglato in Belgio tra il colosso dei motori di ricerca e gli editori in lingua francese. Su un punto c’è convergenza di vedute tra Fieg e Uspi: meglio il confronto anziché il contenzioso giudiziario a colpi di esposti all’Antitrust.
“Non stiamo affermando che il problema del diritto d’autore non esiste. Esiste e va affrontato – ha aggiunto il segretario Vetere – . Questo è il nostro modo di porci nei confronti di Google. E’ finito un mondo, ne sta nascendo un altro. E l’Uspi vuole interpretarlo”.
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