Editoria

Vertenza La Città di Salerno: le assenze di Di Maio inquietano i giornalisti in Campania

Proseguono le assenze ingiustificate del ministro del Lavoro Luigi Di Maio sul fronte delle vertenze dell’editoria.

Dopo le rimostranze dei giornalisti e dei lavoratori di Radio Radicale, ecco che arrivano le dure accuse sulla vicenda che ha investito il quotidiano salernitano de La Città.

Esplode la rabbia del segretario del Sindacato Unitario dei Giornalisti Campani, Claudio Silvestri, punta il dito direttamente contro Di Maio e, nel corso di un incontro che s’è tenuto proprio a Salerno, ha detto: “Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla vertenza della Città di Salerno è stato assente ingiustificato. Si tratta, tra l’altro, di un’azienda della sua regione”.

Ma non basta: “Il Sindacato dei giornalisti porterà entro maggio agli stati generali sull’editoria – ha continuato Silvestri – una propria piattaforma di proposte condivise con i colleghi. Riforme necessarie, alcune delle quali avrebbero impedito quanto accaduto ai giornalisti della Città”.

Gli fa eco il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, che parla della vertenza come di “un caso senza precedenti” e afferma: “Il caso del quotidiano salernitano La Citta è un caso molto complesso. Un gruppo di primaria importanza come L’Espresso, dismette il quotidiano che finisce in mano ad un gruppo di imprenditori locali i quali, ad un certo punto, espropriano la redazione del proprio giornale. È un caso assolutamente senza precedenti, per cui sono qui in rappresentanza dell’intero consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, portando con me un’onda di indignazione, oltre che la solidarietà che arriva da ogni parte d’Italia”.

Ogni azione comporta delle conseguenze. Che, per il presidente dell’Odg della Campania, Ottavio Lucarelli, potrebbero avere risvolti inquietanti: “Si tratta di un caso che riguarda non solo i colleghi duramente colpiti, ma riguarda tutti i giornalisti della Campania e italiani. C’è una preoccupazione generale in tutta la Campania per quanto accaduto a Salerno, perché vi è il timore che quello che accaduto qui possa ripetersi in altri luoghi”.

Salvatore Monaco.

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