Categories: Editoria

Verna replica a Mattia Feltri: “Non processo nessuno”

“Non credevo che esprimere a tutela della categoria una posizione di libertà e di solidarietà nel caso Boldrini-Huffington post comportasse tanta acrimonia”. Lo ha scritto in una nota il presidente del Cnog Carlo Verna che ha polemizzato con il direttore Mattia Feltri che, a sua volta, lo aveva accusato di condanna preventiva sul caso della (presunta) censura a un intervento di Boldrini.

Verna ha scritto: “Ho letto del travaglio del Direttore-Figlio, me ne dispiace per lui, ma privatamente si è devoti al proprio genitore pubblicamente si esercitano ruoli e responsabilità. Quelle che mi prendo io ogni giorno su mille questioni che vengono poste in qualunque momento. Non processo nessuno perché non è il mio ruolo. Chi dirige un giornale dovrebbe sapere che c’è una separazione netta per legge da otto anni di poteri per cui qualora la questione fosse di natura deontologica dovrebbe essere investito il consiglio di disciplina territoriale competente”.

Quindi ha aggiunto: “Ma l’Ordine dei giornalisti ha anche natura associativa e il mio primo compito è difendere la libertà di stampa. E’ illimitato il potere del direttore? Anche impermeabile alla critica posto che nessuno può imporre la pubblicazione? Il blog (che ha una natura diversa rispetto a una pagina di giornale, le tecnologie di oggi  impongono anche nuove riflessioni sui confini tra i diritti) al di là di policy privatistiche non dovrebbe contemplare una libertà in più per chi ne è stato chiamato ad esserne titolare? Penso che in casi del genere o c’è, questa è la libertà di stampa, un’obiezione relativa a una possibile esposizione a responsabilità penale per culpa in vigilando, che però non è stata avanzata, o si pubblica oppure si rompe il sodalizio tra il giornale contenitore e il titolare del blog, come il Direttore scrive di aver fatto in un altro caso”.

Infine sulle questioni personali: “Ho chiesto spiegazioni accettabili pubblicamente. Se voleva chiamarmi il Direttore di Huffington post poteva farlo, io non avevo processi da fargli e dunque difese da chiedergli. Ho solo nella qualità espresso una critica che resta al dibattito in cui la sproporzione di spazi è già una questione nella questione. Da due giorni sono in una tenaglia fra quelli di cui dispongono il figlio e il padre ( è editorialmente naturale questa sinergia ?) che è incline all’insulto definendomi “presidentino dei suoi stivali” e dimenticando che quello che poi chiama il peggior presidente si è almeno liberato di quello che per il linguaggio che usava e usa era certamente il peggior iscritto. Se Huffington post che avrebbe il dovere di pubblicare tale mia replica vuol espungere questa frase ha la mia autorizzazione preventiva perché, personalmente piuttosto che nella qualità, posso comprendere che si abbia famiglia”.

editoriatv

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

7 ore ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

2 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

3 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

3 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

4 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

4 giorni ago