Da venerdì finisce l’avventura di Lettera43. Dopo numerosi spifferi che davano per imminenete la chiusura del giornale online, è arrivato – con un twit – l’addio del direttore Paolo Madron. Che sui social ha spiegato: “Venerdì Lettera43 sospende le pubblicazioni. Io ho lasciato la direzione”. Ma non è tutto. Perché l’addio pare lasciare la speranza a una porta possibilmente lasciata aperta: “Ringrazio l’editore che mi ha dato dieci anni di assoluta libertà. E la redazione che ci ha messo grande impegno. Le storie iniziano, finiscono, talvolta di riprendono. Si vedrà”.
A Lettera43 lavorano tredici giornalisti che, stando così le cose, perderebbero il loro posto di lavoro. Lo stesso Madron, dopo quel twit, ne ha pubblicato un altro in cui ringraziava per la vicinanza: “Grazie a tutti. Agli amici e colleghi per le belle parole e l‘affetto. Ai “nemici”, e ne avevamo molti, che hanno reso a Lettera43 l’onore delle armi. Mi sa che, nello stesso posto o altrove, ci rivedremo presto”.
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