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VENDITA TIMEDIA: OGGI IL CDA. ALTRE INDISCREZIONI SUL PREZZO. MA “ATTENTI” A CAIRO

Cda Telecom: «Rivedere il contratto con Cairo». Intanto Clessidra, Discovery e 3 Italia hanno accesso a informazione riservate.
Il cda di Telecom ha esaminato le offerte non vincolanti ricevute fin ora. Nulla di nuovo: si sono fatte avanti il fondo Clessidra, Discovery Channel e 3 Italia. Dunque questi 3 pretendenti avranno accesso alla cosiddetta data room. In altre parole potranno visionare delle informazioni riservate.
Comunque l’asta è solo all’inizio. Altri pretendenti, volendo, potranno sempre farsi avanti. Anzi, non è da escludere che ci siano delle strategie di pretattica.
Sono usciti altri numeri sulla cifra di vendita. Ovviamente si tratta di indiscrezioni. Discovey avrebbe offerto 100 milioni solo per le reti. 3 Italia ne avrebbe proposti 320 per tv e frequenze. Il fondo Clessidra ne pagherebbe 380 per l’intero pacchetto.
In ogni caso, ci sono, comunque, 2 punti fermi. Primo: i nuovi acquirenti non vogliono accollarsi i debiti. Secondo: il contratto con la Cairo Communication, la concessionaria per la pubblicità, è troppo “pesante” e va rivisto. In effetti la Cairo (che potrebbe ancora concorrere per l’acquisto di TIMedia) garantisce minimi alti, ma trattiene per sé una parte consistente della fetta variabile. Quindi se La7 ed Mtv aumenteranno la loro attrattiva per gli sponsor, parte del surplus ottenuto andrà a Cairo. Inoltre il contratto è “blindato” fino al 2019. Si tratta di una “palla al piede” sia per Telecom che per i potenziali acquirenti. Infatti il cda di Telecom ha intenzione di rinegoziare il contratto: «Il problema esiste, è all’ordine del giorno e va risolto prima che si trovi l’acquirente per La7. Perché chiunque arriverà vorrà avere mano libera». Ma non sarà facile. Ci saranno probabilmente degli strascichi legali, a meno che non ci sia un accordo tra l’acquirente e la stessa Cairo. Magari le frequenze ad uno e le tv ad un altro. Non è un’ipotesi peregrina.

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