La sentenza è arrivata dopo quasi 5 ore e mezza di camera di consiglio. In dettaglio, per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi il Tribunale ha riconosciuto la propria non competenza territoriale; mons. Lucio Vallejo Balda, Francesca Chaouqui e Nicola Maio sono stati assolti dal reato associativo. Maio anche dal reato di divulgazione di documenti. Per quest’ultimo reato Vallejo ha avuto invece 18 mesi di reclusione, Chaouqui 10 mesi con pena sospesa per cinque anni. Sia monsignor Vallejo che Francesca Chaouqui dovranno rifondere le spese processuali. «Il proscioglimento di Nuzzi e Fittipaldi – è il commento a caldo del segretario generale e del presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – dalle accuse che gli erano state mosse era l’unico epilogo possibile di un procedimento giudiziario che non sarebbe nemmeno dovuto cominciare». Secondo i vertici della Fnsi, al di là della formula utilizzata dai giudici ai due giornalisti «erano stati contestati reati impossibili perché il loro comportamento era stato dettato dal solo diritto-dovere fondamentale di informare correttamente i cittadini. L’esercizio del diritto di cronaca e la libertà di espressione sono capisaldi irrinunciabili in qualsiasi contesto civile perché consentono di illuminare quelle periferie del malaffare che spesso inquinano la vita democratica». Una diversa decisione del tribunale vaticano, come peraltro la Federazione della stampa aveva già evidenziato, «sarebbe stata assurda e inconcepibile» ribadiscono Lorusso e Giulietti, che poi ringraziano «le colleghe e i colleghi che nelle ultime settimane hanno partecipato alle manifestazioni di solidarietà a sostegno di Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi e al presidio organizzato lo scorso 6 aprile da Fnsi, Usigrai, Articolo21 e NoBavaglio-Pressing».
«Oggi è una giornata storica non solo per i cronisti ma per lo Stato Vaticano, visto che la Corte ha esplicitamente affermato nella sentenza la sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell’ordinamento giuridico vaticano», è stato il commento di Gianluigi Nuzzi all’uscita dell’aula.
«Il Vaticano è stato coraggioso. Questo – ha detto Emiliano Fittipaldi – è stato un processo kafkiano per l’accusa, ma la sentenza è la dimostrazione di un passo indietro intelligente. Il buon giornalismo se viene fatto rispettando regole deontologiche viene riconosciuto. Non mi aspettavo la piena assoluzione, la conclusione è stata molto positiva: non è solo un’assoluzione formale, è stato riconosciuto che nessun tipo di reato è stato commesso durante la stesura dei libri».
Il proscioglimento dei due giornalisti è arrivato dopo 21 udienze del processo iniziato lo scorso 24 novembre. (FNSI)
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