Generazioni di autori, alcuni dei quali oggi affermati, hanno iniziato la loro carriera sulle pagine della rivista e dopo aver frequentato seminari, laboratori e master con docenti di grande livello, tra i quali lo stesso Dalle Molle. Nel segno di questa tradizione, a cavallo di Ferragosto, si terrà il master di scrittura narrativa Tecniche di scrittura: quattro giorni immersi in un ambiente rilassante e piacevole.
Durante il corso si cercherà di intercettare il momento di crisi dell’editoria e la ricerca di narratori di qualità che ne è seguita, invitando i partecipanti a misurarsi con tale realtà in modo da ricavarne sollecitazioni e indicazioni utili alla propria attività quotidiana di autore. In ciascun incontro sarà presentato un testo contemporaneo, individuandone e analizzandone le tecniche di scrittura impiegate. Dove necessario, si farà riferimento anche ad un classico. Poi, i partecipanti al master verranno invitati a scrivere brani ispirati da quelli proposti, adattandoli alla propria personalità e al proprio modo di scrivere.
La disamina degli elaborati permetterà, infine, di identificare i punti di forza e di debolezza di ciascun corsista cercando di intervenire su queste ultime in modo da poterle superare. Al termine degli incontri, i partecipanti sapranno usare più modalità espressive. Per informazioni si può contattare la redazione di Inchiostro al 348.897.52.05 o scrivere a inchiostro.redazione gmail.com.oG.C.
Fonte: www.larena.it
John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…
I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…
Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…
Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…
Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…
La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…