Niente telecamere al processo Rinascita Scott contro la ‘ndrangheta in Calabria. La decisione ha fatto storcere il naso ai giornalisti e sono state molte le prese di posizione da parte delle associazioni e delle sigle di categoria che hanno chiesto un ripensamento alle autorità sulla questione.
Nella giornata di ieri, alla cittadella giudiziaria di Lamezia Terme dove è iniziato il maxi-processo, si sono registrate delle tensioni con i giornalisti. A cui è stato precluso filmare e così documentare con video l’inizio del processo che vede centinaia di imputati ritenuti, a vario titolo e con differenti responsabilità, espressione della criminalità organizzata.
Tra le altre, s’è alzata la voce dell’Usigrai: “È il più grande processo alla ‘ndrangheta.
I cittadini hanno diritto a essere informati. Per questo è sbagliata la decisione del giudice, che così impedirà una completa documentazione del processo “Rinascita Scott” che vede imputate oltre 300 persone. La motivazione delle restrizioni covid19 è inaccettabile”.
E ancora: “Sarebbe bastato – come in altri procedimenti- autorizzare le riprese da parte di un operatore, ad esempio la Rai come Servizio Pubblico, con l’obbligo di fornire le immagini a tutte le altre tv italiane ed estere”. E infine l’appello: “Ci auguriamo che questa decisione venga rivista e si consenta quindi ai cittadini di conoscere fino in fondo ciò che avverrà in una processo storico che riguarda la lotta alla criminalità organizzata nel nostro Paese”.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…