Usigrai denuncia il “boicottaggio” dello sciopero e in una nota puntano il dito contro le direzioni di Tg1 e Tg2. Che, nonostante i giornalisti di viale Mazzini avessero proclamato una giornata di sciopero, sono andati lo stesso in onda. Il sindacato ha utilizzato parole durissime nei confronti dei direttori, rispettivamente Gianmarco Chiocci e Nicola Rao, e dell’azienda. Con la quale, adesso, è guerra aperta. “Pur di tentare di boicottare lo sciopero proclamato dall’Usigrai, a cui ha aderito la stragrande maggioranza dei giornalisti Rai, i direttori di Tg1 e Tg2 con spirito anti sindacale hanno deciso di mandare in onda le edizioni delle 13.30 e delle 13 con servizi e collegamenti insolitamente lunghi per raggiungere la maggior durata possibile e comunque inferiore a quella consueta”.
Una scelta che a Usigrai non è piaciuta per niente: “La verità è che così facendo hanno quasi completamente cancellato interi temi e intere notizie come cronaca e economia. Un inganno ai cittadini per mascherare il fallimento del boicottaggio”. Insomma, secondo il sindacato dei giornalisti Rai la “mossa” denunciata non sarebbe riuscita: “Pur di dare l’impressione che lo sciopero fosse fallito i direttori di Tg1 e Tg2 hanno concentrato i pochi al lavoro in una sola edizione facendo saltare le altre. Ad ora, ad esempio, al Tg2 su una programmazione prevista di 135 minuti sono andati in onda appena 26 minuti. Al Tg1 su 186 minuti, solo 28. Non siamo noi, evidentemente, a diffondere fake news”.
A Usigrai è arrivata la solidarietà della galassia sindacale. Stampa Romana ha espresso la sua vicinanza ai giornalisti che si sono astenuti dal lavoro e Riccardo Saccone, segretario della Slc Cgil ha ribadito che “lo sciopero va sempre rispettato” ed ha espresso “preoccupazione per il futuro dell’azienda”.
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