Nuovo scontro tra sindacato Usigrai e vertici Rai, su tutti l’amministratore delegato Carlo Fuortes. Oggetto del contendere questa volta è la mancata messa in onda di un videocomunicato sindacale. Una scelta assunta dal management Rai che è stata definitiva gravissima dalla sigla sindacale. In quanto, tra le altre cose, ciò rappresenta un diritto sancito dal contratto di lavoro. Che, dunque, sarebbe stato disatteso dai dirigenti dell’azienda di Stato.
La reazione del sindacato guidato dal segretario Daniele Macheda è stata durissima. “La Rai nega basilari diritti sindacali. Con un atto senza precedenti il vertice aziendale ha negato la messa in onda di un videocomunicato sindacale, diritto sancito dal contratto di lavoro”. Per Usigrai: “Si tratta dell’ennesimo comportamento, gravissimo, di un amministratore Delegato (Carlo Fuortes ndr) che evidentemente si sente padrone dell’azienda”. Sullo sfondo della questione, il braccio di ferro sulle chiusure delle edizioni notturne dei telegiornali regionali.
Macheda ha parlato così, denunciando l’accaduto, nella conferenza stampa che si è tenuta ieri a Roma nella sede dell’Ordine nazionale dei Giornalisti. La storia parte dalla scelta relativa alla chiusura dell’edizione notturna dei TgR dal 9 gennaio e dalla proposta dei Giornalisti (che verrà riproposta in un incontro il prossimo 18 gennaio) di rimpiazzarla con un tg alle 22.30. Così come attualmente avviene in Alto Adige, unico caso. Il presidente della Fnsi Beppe Giulietti ha parlato di “regole violate che intaccano il servizio pubblico, un fatto gravissimo e senza precedenti: tutti devono accettare reciprocità e dialettica”. Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli invece ha sottolineato come l’ordine sia “la casa di tutti i Giornalisti, un ente sempre dalla parte di chi difendere il pluralismo”.
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