Categories: TLC-ICT

USA/ VERISIGN POTREBBE DECIDERE DEL BLOCCO SU INTERNET DEI DOMINI “.COM” E “.NET”

La società californiana che gestisce il database di due dei 13 “root name server” di internet, i domini “.com” e “.net”, ha fatto esplicita richiesta all’ICANN (ente internazionale no-profit che ha l’incarico di assegnare gli indirizzi IP) di ottenere un potere specifico di chiusura dei nomi di dominio “non legittimi” segnalati dalle forze dell’ordine. Il che significherebbe concedere piena autorità ad una compagnia privata ed avente partner internazionali, di “spegnere” quei domini sospettati, ad esempio, di vendere merci contraffatte o di favorire la pirateria online grazie all’ordinanza di un giudice che ne abbia disposto il sequestro, o solo previa richiesta di un’agenzia governativa o semi-governativa.
E’ il sito web inglese “The Register” a diramare la notizia che potrebbe avere seri risvolti sulla già complessa gestione della Rete e non solo nel territorio Usa. Questo perché la società in questione, con sede a Mountain View, oltre ad offrire una serie di servizi di telefonia su scala globale, che spaziano dal rilascio di certificati digitali, alla gestione dei processi di pagamenti, all’assegnazione dei token (dispositivi) di autenticazione (tutte funzioni che vanno sotto il nome di servizi per infrastrutture intelligenti), già controlla anche l’intero database di due dei domini più diffusi a livello internazionale, e dunque tutti gli indirizzi web e le email ad essi associati. Il potere particolare invocato, secondo il documento depositato all’ICANN, potrebbe dunque autorizzare una compagnia con simili prerogative a sancire la chiusura di siti internet anche fuori dalla giurisdizione degli Stati Uniti. Ma non è tutto.
Nel documento che Verisign ha depositato nell’apposito Registro di Valutazione (che è il sistema vigente mediante cui è possibile introdurre sostanziali modifiche ai contratti con l’ICANN) figura anche la possibilità di lanciare un “servizio di scansione del malware” trimestrale, che sia cioè in grado di effettuare l’analisi sulle vulnerabilità di tutti i siti web “.com” e “.net”, inviando un resoconto informativo sui rispettivi livelli di sicurezza dei domini, agli amministratori responsabili. Un monitoraggio eseguito periodicamente da Verisign, a quanto pare gratuito, ma che fornirebbe alla società ulteriori dati preziosi, ergo, margini di intervento più ampi. La richiesta, come previsto per prassi, verrà sottoposta ad una valutazione tecnica e di analisi della concorrenza. Anche se sarà il consiglio di amministrazione dell’ICANN ad avere l’ultima parola in merito.
Verisign si dice inoltre consapevole delle critiche che potranno essere avanzate dagli utenti di internet su eventuali chiusure improprie di siti web legittimi. A tal proposito la società dice di aver già invitato l’ICANN a predisporre adeguate prassi di protesta contro simili decisioni. Qualche dubbio su una loro efficacia sembra legittimo. Intanto però nel Regno Unito un potere simile potrebbe essere affidato alla compagnia Nominet che già si occupa della registrazione dei domini “.uk”.
Manuela Avino

editoriatv

Recent Posts

Musk su TikTok? Bytedance smentisce ma la guerra dei mondi continua

No, non sarà Elon Musk il nuovo proprietario di Tiktok. Almeno in America e nel…

17 ore ago

La sfida di Usigrai e la rappresentanza giornalistica a viale Mazzini

L’obiettivo di Usigrai, che da qualche giorno si è riunita a congresso, è quello di…

18 ore ago

Marina Berlusconi pronta a trascinare Report in tribunale

Report attacca la memoria di Silvio Berlusconi, Marina promette una guerra legale serratissima. Dopo la…

2 giorni ago

Credito di imposta 2024, i modelli da presentare

Le imprese ammesse a fruire del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2024…

2 giorni ago

Circolare n. 3 del 13/01/2025 – Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, pubblicato il modello per il 2024

Le imprese ammesse a fruire del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2024…

3 giorni ago

Biden infuriato per la fine dei fact checkers a Meta: “Vergogna”

A Joe Biden non è piaciuta affatto la scelta di Mark Zuckerberg di porre fine…

3 giorni ago