Categories: Giurisprudenza

USA. La diffamazione digitale verrà punita con il carcere per chi diffonde immagini erotiche in rete

E’ al vaglio della Assembly Public Safety Committee in California, una importantissima proposta di legge che prevede fino ad un anno di carcere ed al pagamento di 1000 dollari per le ritorsioni via Internet tramite la distribuzione di immagini erotiche. Una nuova proposta di legge sta per essere esaminata e criminalizzerà al massimo il porno vendicativo cioè la pratica digitale che si sta diffondendo sempre di più, di immettendo sul web immagini scabrose con il solo scopo di “punire” gli ex partner. Questa pratica illecita e naturalmente imbarazzante, sta dilagando a macchia d’olio specialmente con l’avvento dei social network ed Anthony Cannella, senatore repubblicano, sta sponsorizzando questo nuovo disegno di legge proprio per limitare il fenomeno delle ritorsioni cibernetiche che nella maggior parte dei casi, provocano conseguenze disastrose nella vita delle persone oltraggiate ed in quella delle proprie famiglie. Lo scopo di questa legge è quella di impedire categoricamente la diffusione di foto di nudo senza lo specifico consenso della persona interessata e per non ledere la propria immagine. Questa bizzarra forma di vendetta è da molti anni considerata come una delle persecuzioni più umilianti per quelle persone che hanno interrotto un rapporto, ma che continuano ad essere molestate dai propri ex compagni con il solo scopo di ferirle. Anche se appare inizialmente strano, sono moltissimi gli ex compagni che non avendo altro modo di vendicarsi, usano il web per calunniare il loro ex coniuge con il fine mirato di apportare del male, infangando una reputazione fino a quel momento ineccepibile. La proposta del senatore Cannella potrebbe presto estendersi in tutti gli Stati Uniti perché l’aumento della pornografia vendicativa si sta diffondendo con una impressionante velocità che preoccupa non poco le persone che vengono colpite. Quindi, dopo la California, ecco che anche New York si sta muovendo per cercare di estirpare questo increscioso fenomeno e lo sta facendo con tre proposte di legge indipendenti che vogliono mirare a tutelare quelle persone che vengono prese ingiustamente di mira. In un’intervista radiofonica, il senatore repubblicano Phil Boyle, descrive ampiamente i contorni di quella che viene definita una vera e propria tragedia che avviene nelle famiglie di queste persone per lo più donne, che vengono perseguitate da ex compagni ossessionati dall’insana voglia di vendetta. Le donne rimangono così, vittime di abusi e sfruttamenti perché le loro immagini private vengono rese pubbliche senza il loro consenso e queste foto si diffondono viralmente in un mondo virtuale dove tutti possono osservare e giudicare senza ritegno. Il fatto più grave che Phil Boyle denuncia, è che queste donne non hanno alcuna possibilità di adire per vie legali e sorge persino il rischio che esse, possano trovarsi in pericolo per mano proprio delle persone di cui un tempo si erano ciecamente fidate. (ASSODIGITALE)

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

16 ore ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

3 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

4 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

4 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

5 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

5 giorni ago