C’è l’intesa tra Usa e Ue sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo sarà quello di lanciare un modello di regolamentazione che possa fare scuola e rappresentare un modello internazionale. E che, dunque, possa restituire o meglio confermare, il ruolo di leadership digitale degli Stati Uniti nel mondo. Nei giorni scorsi c’è stata una dichiarazione comune sottoscritta tra il segretario di Stato americano Anthony Blinken e la vicepresidente della commissione Ue Margrethe Vestager. Che si sono incontrati in Svezia al consiglio per il commercio e la tecnologia. Secondo Ue e Usa l’Ai è “tecnologia trasformativa con grandi promesse per il nostro popolo, che offre opportunità per aumentare la prosperità e l’equità”. Ma non è tutto: “L’Unione europea e gli Stati Uniti ribadiscono il loro impegno per un approccio all’Ai che tenga conto del rischio e faccia progredire tecnologie affidabili e responsabili”. Il codice, nelle intenzioni di Blinken e Vestager, “sarebbe aperto a tutti i paesi che la pensano allo stesso modo, c’è quasi sempre un divario quando emergono nuove tecnologie, e serve tempo necessario ai governi e alle istituzioni per capire come legiferare o regolamentare”.
L’America, quindi, si pone alla testa dei Paesi che a lei afferiscono, nella logica dei blocchi, per quanto riguarda l’alta tecnologia. Il suo primato è ribadito dal fatto che l’Europa, pur cofirmataria dell’accordo, è un nano digitale che non può fare la differenza sulla contrattazione.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…