Anche Urbano Cairo si scaglia contro i tagli all’editoria. L’editore di Rcs e de La7 pur precisando che il suo gruppo non ha diritto ai finanziamenti si dice dispiaciuto per le sforbiciate promesse dal governo gialloverde.
Urbano Cairo, a margine dell’iniziativa milanese del Premio Cairo 2018, ha spiegato la sua posizione sui fatti che da qualche settimana fanno tremare un intero comparto economico. “Noi non riceviamo contributi. Mi dispiacerebbe per quelle aziende che, invece, ricevono contributi importanti – tipo l’Avvenire o lo stesso Libero – che in questo caso avrebbero un forte ammanco nel bilancio e sarebbe un peccato”.
Eppure c’è da valutare come, se tali fondi vengono corrisposti, una ragione di fondo deve pur esserci. E aggiunge: “Se questi fondi ci sono, evidentemente qualche titolo ce l’hanno. Sarebbe un peccato toglierli – dice l’editore – tenendo conto che questi contributi una volta erano 180 milioni e adesso sono scesi in maniera molto importante a 60, quindi sono davvero ridotti al minimo”.
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