Ancora una settimana per avere risposte sulle retribuzioni dei giornalisti e sul futuro della testata. Questo l’impegno preso da uno dei liquidatori della società editrice de l’Unità. Prendiamo atto del segnale voluto inviare alla redazione, ma resta il fatto che un impegno verbale è ancora troppo poco. Da mesi i giornalisti lavorano senza stipendio e chiedono certezze sull’occupazione. La situazione non è più tollerabile. Se il valore della testata non si è depauperato è solo grazie all’impegno di giornalisti e poligrafici, che hanno mantenuto la presenza del giornale in edicola, nonostante la latitanza della proprietà e del management uscito di scena con la liquidazione. L’incontro della prossima settimana dovrà dare risposte esaustive rispetto a retribuzioni e livelli occupazionali. Non è più tempo di promesse, rassicurazioni, mai seguite da fatti. Per questo prosegue lo sciopero delle firme. Resta sospesa l’astensione dal lavoro, su cui sarà presa una decisione dopo l’incontro con i liquidatori della prossima settimana.
Il Cdr
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