Importanti novità sul fronte dell’unbundling. L’Agcom ha confermato il taglio retroattivo alle tariffe previste per il triennio 2010-2012. Con tale manovra l’Agcom dà esecuzione alle sentenze del Consiglio di Stato, che a sua volta aveva accolto i ricorsi di Eutelia, Wind e Fastweb. La revisione dei prezzi è stata effettuata attraverso una comparazione tra i costi della manutenzione correttiva per l’unbundling e i costi reali sottostanti. Il canone per il 2012 è pari a 9,05 euro al mese. Si abbassano anche le tariffe relative al 2010 e al 2011, rispettivamente pari a 8,65 e 8,90 euro al mese. Telecom dovrà rimborsare gli operatori alternativi la differenza tra i pagamenti degli anni precedenti e quelli previsti a seguito della revisione. La cifra sarebbe pari a circa 30 milioni di euro. L’ex monopolista ha già annunciato il ricorso al Tar per annullare gli effetti dell’azione dell’Autorità. Ma il provvedimento Agcom ha trovato anche l’approvazione della Commissione Europea. L’Europa ha dato il suo assenso anche in relazione ai canoni per bitstream e Wlr, sottolineando i benefici che l’approccio dell’Autorità ha prodotto in merito agli investimenti sulle infrastrutture e ai prezzi al dettaglio della banda larga. Per l’approvazione definitiva dei canoni mensili dei servizi bitstream e WLR si dovrà attendere l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato riguardante il canone del servizio bitstream naked per il 2009, su cui Agcom ha già avviato l’apposito procedimento. A fine gennaio l’Agcom ha posto sotto consultazione pubblica lo schema di delibera avente ad oggetto l’analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia per il quadriennio 2014-2017.
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