“Un’agenda per l’editoria”. Mercoledì 22 febbraio Osservatorio TuttiMedia e Fieg terranno un incontro pubblico per la presentazione della nuova edizione del Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione scritto da Ruben Razzante, che insegna diritto dell’informazione alla Cattolica di Milano, edito da Wolters Kluwer. Lo stesso Razzante, in una nota, ha spiegato le ragioni e i temi al centro dell’aggiornamento che verrà presentato per la nona edizione dell’opera: “Le ultime novità in materia di copyright, responsabilità delle piattaforme web e social, azioni di contrasto alle fake news e valorizzazione dell’informazione di qualità confermano l’importanza delle regole per costruire un ecosistema digitale equo, inclusivo e rispettoso delle professionalità degli operatori e dei diritti dei cittadini-utenti. Il Manuale vuol essere una bussola per gli studiosi, gli addetti ai lavori e i decisori istituzionali affinché il rispetto di norme giuridiche e codici deontologici possa contribuire a far crescere l’economia digitale e la cultura della Rete”.
All’appuntamento ci saranno insieme all’autore, Ruben Razzante: Carlo Bartoli – Presidente Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Fabrizio Carotti – Direttore generale FIEG; Diego Ciulli – Head of Government Affairs and Public Policy, Google Italy; Derrick de Kerckhove – Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia/MediaDuemila; Massimo Martinelli – Direttore de Il Messaggero; Andrea Monda – Direttore de L’Osservatore Romano; Franco Siddi – Presidente Osservatorio TuttiMedia. Modera Maria Pia Rossignaud – Vicepresidente Osservatorio TuttiMedia e direttrice Media Duemila.
Derrick de Kerckhove, direttore scientifico di TuttiMedia, ha affermato: “Oggi il nuovo contesto è la cultura digitale, che consente la creazione e la distribuzione istantanea di informazioni senza le garanzie convenzionali di verifica fattuale e scientifica. La questione della velocità e della non verificabilità richiede un diverso approccio”. Il direttore generale Fieg Fabrizio Carotti ha dichiarato: “Nello scenario digitale resta comunque la centralità del lavoro giornalistico per garantire un flusso informativo di notizie vere e contestualizzate e dell’impresa editoriale per assicurare una produzione di notizie plurale ed economicamente sostenibile. Conseguentemente è necessaria una agenda per l’editoria in grado di governare con regole adeguate la transizione digitale e la valorizzazione dell’informazione di qualità”.
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