A metà aprile scadrà la pausa decretata dal ministro allo Sviluppo Economico Passera per riflettere sul beauty contest, ma forse è già stata trovata una soluzione tecnica per evitare l’allocazione gratuita delle frequenze televisive. Gli ingegneri del Ministero per lo Sviluppo stanno lavorando per diffondere su larga scala lo standard DVB-T2, in sostituzione dell’attuale tecnologia DVB-T.
IL DVB-T2 è un nuovo standard di compressione, che consentirebbe un aumento dell’efficienza spettrale e dell’efficienza energetica delle trasmissioni digitali . In altre parole, con il DVB-T2 un multiplex potrebbe arrivare a diffondere dodici canali, a fronte dei sei consentiti dalla tecnologia in uso. Una capacità moltiplicativa dovuta ad una maggiore resistenza alle interferenze degli altri trasmettitori, che permette un utilizzo reiterato delle frequenze. Grazie al DVB-T2 saranno ridotti i costi per i trasmettitori, sia in termini di investimento che di costi di gestione. L’economicità del DVB-T2 si ravvisa anche nella copertura di aree regionali e locali, che avviene ottimizzando l’uso delle isofrequenze. La tecnica dell’isofrequenza, particolarmente adatta alle trasmissioni digitali, consente ad una determinata emittente di irradiare lo stesso segnale da più trasmettitori.
Il DVB-T2 si applica agli attuali impianti riceventi : una buona notizia per gli utenti, che non saranno costretti a cambiare il proprio televisore. Il nuovo standard non è una novità assoluta nel panorama italiano: l’emittente Europa 7 è famosa per essere il primo centro italiano di realizzazione di trasmissioni televisive in tecnologia DVB-T2.
I vantaggi descritti sopra inevitabilmente farebbero gola alle emittenti locali e nazionali, che sarebbero disposte a partecipare a furiose aste pur di accaparrarsi i nuovi servizi. La Rai ha già dato un’indicazione significativa a riguardo, annunciando in questi giorni la nascita di un canale sperimentale in DVB-T2.
Intanto continuano ad arrivare le sollecitazioni dell’Unione Europea. Joaquin Almunia, portavoce del Commissario Europeo per la Concorrenza, sottolinea che “le autorità italiane devono informare in tempi brevi la Commissione Europea dei progetti per l’assegnazione delle frequenze digitali terrestri. La Commissione spera che la sospensione del beauty contest sia di buon auspicio per un uso più efficiente dello spettro. Anche noi speriamo che l’adozione del DVB-T2 possa convincere le istituzioni comunitarie ad annullare la procedura di infrazione derivata dalla Legge Gasparri.
Giuseppe Liucci
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