I capigruppo regionali umbri del Partito democratico e del Movimento 5 stelle, Tommaso Bori e Thomas De Luca, esprimono solidarietà e vicinanza ai 25 giornalisti del Gruppo Corriere srl, (editore, tra gli altri, del Corriere dell’Umbria), che sono stati recentemente esclusi dal corpo redazionale e collocati dalla stessa azienda in Cassa Integrazione in Deroga. In una nota, Pd e M5s affermano: “Pur comprendendo le difficoltà che sta attraversando il mondo dell’informazione, sia a livello locale che nazionale e, in particolare, nel comparto della carta stampata riteniamo che l’atteggiamento discriminatorio assunto sia un fatto grave che merita di essere stigmatizzato”. Quindi hanno aggiunto: “L’editore ha scelto di non accettare il criterio di rotazione della cassa integrazione proposto dalla Federazione Nazionale della Stampa e dalle Associazioni Stampa di Umbria, Lazio e Toscana, ed ha invece approvato una lista di redattori e poligrafici da mettere a riposo per il tempo consentito dalle misure governative, senza condividerne preventivamente i criteri di selezione e di scelta”.
Ma non è tutto perché Bori e De Luca spiegano: “Tale procedura discutibile anche sotto il
profilo giuslavoristico, ha determinato un grave danno all’immagine e ai diritti dei lavoratori esclusi, andando a tradire anche il principio solidaristico e mutualistico che sta alla base di ogni politica attiva del lavoro”. Quindi la conclusione e l’appello: “Lo stesso Gruppo Editoriale, a causa del perdurare della crisi aziendale, fa ricorso da anni a contratti di solidarietà, con riduzione del 30% dell’orario di lavoro, ma, adesso, in virtù delle scelta assunta, circa la metà del corpo redazionale è stato reintegrato al 100% e l’altra metà collocata in cassa integrazione a zero ore”. Bori e De Luca si augurano dunque “che questa incomprensibile disparità di trattamento tra giornalisti possa terminare quanto prima, andando a ristabilire un clima di fiducia e collaborazione all’interno delle redazioni, restituendo dignità professionale e una sempre maggiore qualificazione dell’informazione
regionale”
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