“Il Codacons si schiera a favore dei giornalisti licenziati dall’ufficio stampa della Regione Sicilia, che di fatto sono rimasti senza stipendio in attesa della conclusione di una complessa vicenda giudiziaria presso il Tribunale del Lavoro di Palermo”. Lo affermano in una nota i vertici dell’associazione di categoria.
“Dopo i ricorsi presentati per ottenere la riammissione in servizio – prosegue la nota – la questione è adesso sospesa in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, a cui la Presidenza della Regione ha rimesso gli atti per la pronuncia di legittimità della legge regionale sui dipendenti dell’ufficio stampa, praticamente rinnegando se stessa”. “Cosa comporterà – si chiedono dal Codacons – il giudizio della Corte Costituzionale? Se la Corte dovesse rigettare il ricorso, i 21 licenziati dovranno essere riammessi in servizio e avranno diritto a tutti gli arretrati e al risarcimento del danno con enorme spesa quindi a carico delle casse regionali”.
Se la Corte dovesse accogliere il ricorso di incostituzionalità, prosegue il Codacons: “i giornalisti non sarebbero più riassunti, ma sarebbero in grado di chiedere il risarcimento del danno per essere stati titolari di un contratto stipulato da un soggetto (la Regione) che non aveva titolo”. “La questione è quindi – afferma il Codacons – complessa e in ogni caso la presidenza della Regione non ne esce bene”.