Oggi si svolgerà l’udienza del Tribunale Ue nella causa Microsoft contro la Commissione europea. Il gruppo chiede l’annullamento della decisione della Commissione del 27 febbraio 2008, che fissa l’importo definitivo dell’ammenda a 899 milioni di euro e, in via subordinata, l’abolizione o la riduzione della pena. Secondo la Ue, Microsoft non avrebbe rispettato gli obblighi imposti dalla decisione del 2004 durante il periodo 21 giugno 2006 – 21 ottobre, 2007. La decisione riguarda solo l’obbligo di fornire l’accesso alle informazioni relative all’interoperabilità e autorizzarne l’uso a condizioni ragionevoli e non discriminatorie.
Microsoft si era detta disposta ad assicurare connessioni aperte con i prodotti a più ampia diffusione, anche pubblicando sul proprio sito la documentazione di tutte le interfacce di programmazione applicativa (API) e dei protocolli di comunicazione ma gli impegni non sono stati ritenuti sufficienti. Secondo l’Antitrust, nel 2004 Microsoft aveva commesso due abusi di posizione dominante rifiutando di fornire ai suoi concorrenti le informazioni sull’interoperabilità e di autorizzarne l’uso per il periodo compreso tra ottobre 1998 e la data di notifica della decisione del 2004. Entrambi gli abusi sono stati puniti con una ammenda di 497.196.304 euro. Inoltre, per correggere il rifiuto abusivo è stato ordinato a Microsoft di:
a) fornire informazioni in materia di interoperabilità a qualsiasi società desiderasse sviluppare e distribuire sistemi operativi per server gruppo di lavoro e permettere a queste aziende di utilizzare le informazioni sull’interoperabilità per sviluppare e distribuire sistemi operativi per server per gruppi di lavoro;
b) garantire che le informazioni divulgate in materia di interoperabilità fossero aggiornate in base alle esigenze e, non appena possibile;
c) istituire un meccanismo di valutazione che consente alle aziende interessate di ottenere in modo efficiente informazioni sulla portata e le condizioni di uso delle informazioni relative all’interoperabilità;
d) comunicare alla Commissione tutte le misure che intende adottare per conformarsi alla decisione.
Nel 2006 la Commissione ha fissato a 280,5 milioni di euro l’importo finale della ammenda, avendo constatato che la documentazione tecnica preparata da Microsoft contenente le informazioni sull’interoperabilità non era né precisa né completa. Inoltre ha aumentato l’ammenda stabilita dalla decisione del 2005 a 3 mio di euro/giorno dal 31 luglio 2006.
Con sentenza 17 settembre 2007, il Tribunale UE ha annullato parzialmente la decisione 2004 (circa l’ingiunzione a Microsoft di presentare una proposta per la nomina di un fiduciario con costi a carico del gruppo e riserva alla Commissione di imporre il meccanismo stesso. Il ricorso è stato respinto per il resto e la decisione è stata confermata. (Key4biz)
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…