Twitter, che fregatura per Elon Musk. Ha sborsato 44 miliardi di dollari per acquistare la piattaforma che oggi, secondo i calcoli di Bloomberg, ne vale soltanto diciannove. Più che dimezzato il valore del social. Per gli analisti, sarebbero state proprio le scelte di Musk a penalizzare Twitter. La scelta di licenziare quasi la metà dei dipendenti, le decisioni legate agli abbonamenti a pagamento, le proiezioni che danno Twitter sempre più legato a un futuro vacillante.
Ma il problema più rilevante per Twitter, anzi per X, è rappresentato dall’emorragia di inserzionisti, pubblicitari. Sono sempre meno e investono sempre di meno. In parte, la “colpa” è stata anche dello stesso Musk che, per tirare sul prezzo, ha sbertucciato il suo stesso social parlando di un peso, eccessivo, di bot, account fake e altre antipatiche creature digitali, che avrebbero gonfiato il reale valore della piattaforma creata da Jack Dorsay. L’Uccellino Blu, oggi sostituito dalla Ics bianca e nera, è azzoppato, spiumato e per Elon Musk rappresenta un grande flop.
Del resto, nessun “vincente” riesce a inanellare soltanto successi. E Musk è uno che di fallimenti se ne intende. Tante le “sue” startup che falliscono, non raggiungono gli obiettivi e che, prima o poi, finiscono in naftalina. Ma quelle che invece riescono a imporsi, da Paypal fino a Starlink e Tesla, gli garantiscono la possibilità di continuare a investire a strascico. E di collezionare nuovi fallimenti, come finora appare essere Twitter.
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…