Seduta sospesa alla Camera, sul decreto legge all’interno del quale il
governo ha inserito una norma sulle tv che ha scatenato le ire dell’opposizione.
Il presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini ha convocato la Conferenza dei
capigruppo per definire il calendario dei lavori dell’Aula, riconvocando l’Aula
per le 17, anche perche’ nel frattempo le commisisoni dovranno eleggere i loro
presidenti.
Fini inoltre ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla pronuncia di ‘ammissibilita’
dell’ emedamento presentato dall’ esecutivo sulle tv.
Ammissibilita’, ha sottolineato il presidente, concessa in via
"eccezionale" (perche’ si e’ in fase di passaggio da una legislatura
all’altra) e di fronte a una procedura di infrazione in corso. "Non spetta
alla presidenza- ha puntualizzato Fini- entrare nel merito delle diverse
soluzioni adottate", ne’ valutare "grado e misura" dell’aderenza
o meno dell’emendamento "alle questioni poste in sede comunitaria". E
nemmeno "spetta sindacare le motivazioni- avverte Fini- che hanno spinto il
governo" a presentare tale norma, motivazioni che appartengono
"interamente ed esclusivamente alla discussione politica e non
all’apprezzamento di competenza della presidenza".
L’opposizione e’ comunque intenzionata a proseguire con l’ostruzionismo al
provvedimento. Sono infatti oltre 70, i parlamentari del centrosinistra iscritti
a parlare sul decreto.