Si chiama «la tivù» ed è l’innovativo bollino multipiattaforma che identifica i televisori con caratteristiche tecnico-qualitative «future proof» ossia quelli che tutelano la libertà del consumatore di fruire in armonia del digitale terrestre, del digitale satellitare e di internet. Con i nuovi standard tecnici di ultima generazione. Quattro le specifiche tecniche valutate per l’apposizione del bollino: Digital Video Broadcasting – Terrestrial 2 (standard di trasmissione televisiva terrestre digitale di seconda generazione che assicura un aumento della qualità visiva e sonora, più contenuti ad alta e altissima definizione). Poi Digital Video Broadcasting – Satellite 2 (standard di trasmissione televisiva satellitare di seconda generazione che garantisce un sintonizzatore satellitare integrato, e quindi con una CAM certificata tivùsat può accedere immediatamente alla piattaforma satellitare gratuita tivùsat): Terza caratteristica: l’Hybrid broadcast broadband TV (standard per i servizi TV interattivi che offre scelta di applicazioni interattive per contenuti di varia natura: video on demand, servizi, giochi, ecc.). E infine HEVC o High Efficiency Video Coding (standard di compressione video che permette di avere maggiore qualità audio e video e supporta l’ULTRA HD/4K). «la tivù» pensa anche al funzionamento di tivù on, il servizio che consente di rivedere le trasmissioni dell’ultima settimana delle principali emittenti italiane. Solo due marchi di apparecchi televisivi passano attraverso la cruna d’ago del bollino «la tivù», che comunque non considera tra gli standard l’High Frame Rate — particolarmente rilevante per le trasmissioni sportive — e l’HDR HLG, formato pensato per le trasmissioni di broadcasting e già utilizzato da Rai e Sky: si tratta di Samsung ed LG, con limitazione ai modelli targati 2018.(corriere)