Sembra finalmente arrivata alla conclusione la lunga, lunghissima telenovela che ha avuto come protagonisti principali il Ministero delle comunicazioni e le emittenti televisive locali beneficiare dei contributi pubblici per sostenere la loro attività di informazione al servizio del territorio. Dopo un anno di docce fredde (la nota vicenda di un’emittente ligure, i tempi biblici del Ministero per dire che i contributi pubblici non costituiscono fatturato, ulteriori problemi sopravvenuti in Calabria), il piano di riparto del contributo 2006 alle singole regioni è stato finalmente registrato alla Corte dei Conti e verrà pubblicato presumibilmente entro una settimana sulla Gazzetta Ufficiale. Subito dopo l’Ufficio contributi del Ministero dovrebbe procedere con i pagamenti alle singole emittenti, seguendo alcune nuove procedure recentemente stabilite dal Ministero dell’economia. Nel frattempo lo stesso Ministero ha inviato a tutti i Corecom una nota contenente istruzioni per l’applicazione delle norme regolamentari relative all’obbligo di separazione contabile in cui tra l’altro, ancorché in forma indiretta, viene ribadito cosa debba intendersi ineludibilmente per fatturato dell’attività televisiva: e cioè esclusivamente la pubblicità e la vendita di programmi autoprodotti da indicare nel rigo A1 del bilancio di esercizio, elemento atto a determinare l’importo da considerare ai fini dell’attribuzione del punteggio.
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