Si muove qualcosa nel mondo delle frequenze televisive. E a farne le spese – con ogni probabilita’ – saranno un centinaio di emittenti locali delle circa 550 operative in Italia. In forza della legge n. 9 del 2014, l’AgCom ha infatti approvato una delibera che contempla “solo” 282 multiplex e ne esclude dalla pianificazione nazionale ben 76 (molti su base regionale, alcuni su base provinciale). Questo per far fronte alle interferenze con alcuni paesi confinanti: su tutti Slovenia e Croazia; ma anche Francia, Malta, Svizzera e San Marino. Paesi a cui l’Itu di Ginevra (Unione internazionale delle telecomunicazioni) ha da tempo assegnato i diritti d’uso di quelle frequenze. Ecco dunque che entro il 31 dicembre 2014 vanno restituiti 76 multiplex quasi tutti affacciati sull’Adriatico: dodici in Puglia e Marche; dieci in Molise e Abruzzo; nove in Friuli; otto in Veneto; cinque in Emilia, quattro in Sicilia; due in Liguria e Toscana e uno in Lombardia e Piemonte.
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