Tv. Forza Italia: “Salvare emittenti locali, nuovo bando Agcom”

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Grido d'allarme

Forza Italia si schiera a favore delle televisioni e delle emittenti locali e chiede un nuovo bando Agcom per le frequenze. Gli azzurri hanno chiesto di intervenire subito, nel prossimo decreto Milleproroghe, a tutela del patrimonio televisivo locale che rischia di franare a strettissimo giro. Secondo le previsioni dei deputati di Forza Italia, infatti, a primavera si rischia un’autentica mattanza di emittenti locali. I nodi sono quelli che non ammettono elusioni: la disponibilità e i nodi legati alle frequenze.

 

A prendere posizione, chiedendo al governo di fare presto, i deputati di Forza Italia in commissione Bilancio, Stefania Prestigiacomo, Roberto Pella, Mauro D’Attis, Francesco Cannizzaro, Andrea Mandelli, Paolo Russo. Per i parlamentari azzurri è necessario intervenire per evitare che “migliaia di lavoratori finiscano sul lastrico”. Per gli esponenti di Forza Italia, infatti, “tra marzo e giugno cinquecento emittenti televisive private italiane rischiano di chiudere. Per evitare che migliaia di lavoratori finiscano sul lastrico è necessario che il governo agisca per mettere a disposizioni più frequenze e a costi nettamente inferiori”.

 

E dunque. “Consideriamo il Milleproroghe lo strumento legislativo più idoneo, almeno nel breve periodo, per fare fronte a una situazione che altrimenti diverrebbe insostenibile. Diverse sono le soluzioni che potrebbero essere prese in considerazione tra queste la proroga delle attuali concessioni e la contestuale predisposizione di un nuovo bando da parte dell’Agcom per implementare lo spazio della banda, così da consentire a tutte le emittenti di continuare il loro lavoro di libera informazione”.

 

I parlamentari assicurano che “Forza Italia agirà in Parlamento per salvaguardare questo fondamentale principio di democrazia. Anche per noi dignità è assicurare e garantire il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente”. La palla, adesso, passa al governo. Ma la questione è aperta. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro delle decine e decine di emittenti televisive locali italiane.

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