Reporter Senza Frontiere (Rsf) ha denunciato nuove violenze della polizia turca contro la stampa durante le manifestazioni antigovernative degli ultimi giorni, rilevando che almeno 12 giornalisti sono stati feriti o attaccati dalle forze antisommossa. Oltre 100 giornalisti erano già stati vittime di violenze da parte degli agenti durante le grandi proteste di giugno.
”Tre mesi dopo la polizia continua a usare la stessa violenza sproporzionata e gli operatori dei media sono ancora deliberatamente colpiti malgrado cerchino solo di coprire gli avvenimenti” scrive Rsf.
L’Ong cita il caso del cronista di Cumhuriyet Ali Acar, colpito da una pallottola di gomma sparata da due metri di distanza, come il collega di Hurriyet Riza Ozel e i fotografi Ahmet Sik e Ufuk Kosar.
La polizia ha inoltre picchiato, riferisce Rsf, i giornalisti Metehan Ud, Hasan Akbas e Birkan Bulut, di Gunluk Evrensel, e Rabia Celik, di Vagus Tv.
”Questa inaccettabile violenza, scrive Rsf, è incoraggiata dalla totale impunità di cui godono i responsabili degli abusi durante le manifestazioni da maggio a giugno”.
La brutale repressione della protesta dei giovani turchi aveva provocato numerose condanne in tutto il mondo.
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