“L’iter della riforma è in dirittura d’arrivo, ma penso che in Senato ci sarà il modo, anche a fronte di un governo che tente a blidare tutti i provvedimenti, per apportare ancora qualche miglioramento al testo arrivato dalla Camera”. Bartolometo Amidei, senatore di Forza Italia, ha le idee chiare su come portare avanti la discussione a Palazzo Madama.
“Premetto: io credo che la pluralità dell’informazione vada garantita, e che sia un elemento fondamentale di arricchimento delle singole comunità. Ecco perché ci sono teste che vanno salvaguardate e messe in condizione di operare in piena libertà, da un lato, ma anche con la certezza delle risorse, dall’altro. Questa deve essere la logica che sovrintende ad un provvedimento di questo genere”. Per fare questo, però, c’è che il rischio restino pochi margini di manovra. “In effetti – prosegue Amidei – il governo tende a blindare al massimo tutti i provvedimenti. Auspico comunque che, trattandosi di un provvedimento così importante, in Aula al Senato venga lasciato lo spazio per alcuni emendamenti in grado di migliorare il provvedimento”.
Un esempio su tutti è quello della delega molto ampia che con la riforma verrà concessa al governo. “Una delega che spero non sia così vasta da mettere a repentaglio non solo la condivisione ma anche la promulgazione e in seguito l’applicazione della riforma”, insiste il senatore azzurro. Per il quale, comunque, “arrivare al risultato della riforma della legge sull’editoria è fondamentale per garantire le testate che operano sui territori e che garantiscono libertà e pluralità di informazione laddove i grandi giornali nazionali non arrivano”.
L’appuntamento, a questo punto, è con la presentazione degli emendamenti (in scadenza nei prossimi giorni) a cui seguirà l’iter di approvazione in commissione e la discussione in aula.
Tratto da La Voce di Rovigo del 24/05/2016
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