Le Rsa del Corriere Adriatico, storico quotidiano delle Marche fondato nel 1860, in accordo con le organizzazioni sindacali territoriali, e ”in assenza di concreti segnali di disponibilità al dialogo da parte dell’Azienda”, hanno deciso di indire tre giornate di sciopero il 18, 19 e 20 luglio per l’intero turno lavorativo dei lavoratori poligrafici. L’assemblea dei lavoratori ha affidato ai sindacati un pacchetto di scioperi di 6 giorni, il primo attuato il 13 luglio scorso.
Mercoledì 10 luglio, infatti, si è conclusa – con esito negativo – presso la Fieg (Federazione Italiana Editori giornali) di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91), per 13 lavoratori poligrafici , che protestano contro la procedura di licenziamento collettivo di 13 unità su un organico di 22.
I lavoratori, spiegano le segreterie territoriali di Slc-Cgil e Fistel-Cisl, chiedono all’azienda ”un vero piano industriale nel quale sia ridimensionato il numero di esuberi e un rilancio della storica testata giornalistica” marchigiana.
Le organizzazioni sindacali si sono comunque rese disponibili, prima dell’incontro in Regione fissato per il 29 luglio, a ”un ulteriore confronto con la direzione aziendale”.
@Gabriele_Scarpa
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