C’è di nuovo che una parte degli utenti della rete entrano nei social network di Grillo ed esprimono pareri non in linea con i diktat del movimento più stellato delle guide Michelin. Non è una novità che Grillo si inferocisca ed urli al complotto. Insomma, non c’è… alcun Grillo all’infuori di me. Sintesi estrema del pensiero unico dell’ex comico genovese. Eppure oggi leggendo i giornali, in particolar modo, quelli di area centrodestra, si leggono commenti feroci rispetto alle posizioni assunte dagli stessi autori degli articoli. Qualche esempio? Franco Bechis su “Libero quotidiano” comunica che da un sondaggio in suo possesso appena il due per cento degli elettori del Pd sarebbero favorevoli ad un patto con il Pdl per un governo di grande coalizione. Il finissimo Vin 43 segnala a Bechis che: “fra le cagate che lei scrive, questa è veramente insopportabile”. Chissà chi ha pagato per questo commento che, oggettivamente, quanto a schizzi non scherza. Ma anche per i politicamente corretti, il modello assoluto, “La Repubblica”, il discorso non cambia. Ad esempio, rispetto ad un articolo sulla vicenda dei marò (pezzo di cronaca), si legge una forte critica rivolta al giornalista perché non ha capito la distinzione tra sentenze e giurisdizione. Insomma: la rete è questa. Tu dici la tua ed io dico la mia. Tutti uguali e, vivaddio, il bar dello sport di benniana memoria diventa un luogo virtuale molto, ma molto popolato. E la politica? La politica in questo tran tran virtuale, appassiona molto e più del campionato di calcio. Però, diciamocela tutta: un capo degli ultrà che si lamenta dei cori degli altri finora non si era mai sentito.