Una notizia per la quale dichiara la sua soddisfazione Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, che da capogruppo del Pd fu il primo firmatario del provvedimento. “E’ una legge – ha detto Bugli questa mattina commentando l’approvazione da parte dell’aula – che può cambiare lo scenario in cui si trovano molte emittenti della nostra regione che sono da tempo alle prese da una parte con massicci investimenti per il passaggio al digitale terrestre e dall’altra con una contrazione delle risorse necessarie per sopravvivere. Una situazione che ha portato molte di queste alla chiusura o a ridimensionare drasticamente le redazioni, con conseguenze negative sulla qualità dell’informazione”. “Questa legge – prosegue – è un primo passo, ma indispensabile. Per la prima volta, infatti, il nostro ordinamento riconosce e definisce il sistema dell’informazione locale come un elemento importante della nostra identità regionale; ne scatta una fotografia che permetterà di intervenire laddove ce ne siano i presupposti e le esigenze. Puntando principalmente su due aspetti: la qualità del prodotto finale, che viene incentivata dalla legge stessa, e la qualità del rapporto di lavoro dentro queste emittenti. Una condizione, quest’ultima, che costituirà un requisito fondamentale per accedere alle risorse che la Regione metterà a disposizione”.
Luana Lo masto
A questo proposito Bugli ha reso noto che a breve la Giunta approverà la seconda variazione di bilancio nella quale, spiega, “sarà destinato a sostegno della legge un milione per il 2013 e due milioni per il 2014”. “Auspico – ha concluso – che queste risorse consentano di mettere in campo dei buoni progetti che contribuiscano a rafforzare l’informazione locale”
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