Si è tenuta a Milano un’importante riunione informale tra i 28 ministri delle Comunicazioni dell’UE. L’incontro dovrebbe essere servito all’Europa per trovare la compattezza necessaria per una posizione condivisa sulla governance di Internet e per la realizzazione di un mercato unico delle telecomunicazioni. Quest’ultima è la principale missione del Commissario uscente per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes, la quale ha dichiarato che è ora di abbattere le barriere burocratiche che ostacolano le interconnessioni tra le economie digitali dei vari paesi. Altro grande cavallo di battaglia della Kroes è l’abolizione del roaming, non sostenuta dagli operatori telco che utilizzano i ricavi per sostenere investimenti sulla banda larga. Il Commissario ha ribadito che occorre trovare nuove forme di business. Si spera nei 300 miliardi di investimenti promessi da Jean Claude Juncker, nuovo presidente della Commissione Europea. La Kroes vorrebbe che almeno un terzo di essi fossero destinati allo sviluppo della banda larga. La responsabile della Digital Agenda si è detta entusiasta della prima metà del semestre di presidenza italiana dell’UE, a suo dire caratterizzata dall’attenzione verso il digitale e la sua importanza per l’economia. Il Commissario ha lodato il lavoro di Matteo Renzi per i suoi tentativi di cambiare l’Italia. Al meeting era ovviamente presente il sottosegretario per le Comunicazioni, Antonello Giacomelli. Il rappresentante italiano si è detto convinto della validità dell’Europa come soggetto unico istituzionale in grado di interloquire con gli USA e l’Icann, l’ente che ha numerosi incarichi di gestione riguardanti la rete. A novembre un documento ufficiale renderà più chiara la rinnovata coesione dell’Europa. Giacomelli ha parlato anche della complicata situazione di Telecom, lasciando trasparire l’intenzione del Governo di non intervenire direttamente nella vicenda. Il Sottosegretario si aspetta che Telecom abbia un piano industriale convincente per lo sviluppo della rete.